Cavernularia obesa

Cavernularia obesa in acquario – foto di Alberto Zucca

Curiosando tra le vasche del negozio dove ero solito recarmi durante il periodo dell’allestimento del mio acquario, un giorno ho notato un’incredibile quantità di anemoni.
Erano tutti esposti in una torre ottagonale di cristallo realizzata su tre piani: c’erano 24 scomparti. Girando attorno a questa “cattedrale di vasche” ho scorto una Cavernularia obesa (la stessa ritratta nella fotografia).
Visto che era arrivata in negozio insieme alle anemoni, pensavo che si trattasse di qualche strana specie di invertebrato urticante. Ero restio ad acquistarla: temevo che, una volta inserita in vasca, potesse danneggiare gli altri ospiti. Ho deciso allora di chiedere informazioni. Ho saputo così che non si trattava di un organismo pericoloso ma di una curiosa creatura: la Cavernularia obesa.

Cavernularia obesa – generali

La Cavernularia obesa appartiene all’Ordine Pennatulacea e alla Famiglia Veretillidae. Il corpo si differenzia dagli altri Octocoralli perché la struttura è costituita da un grande polipo primario alla cui base si trova un piede – simile a quello delle anemoni – che l’invertebrato utilizza per ancorarsi al fondo sprofondandolo nella sabbia. La parte superiore del polipo primario costituisce la base per una miriade di piccoli polipi secondari.
Il suo abitat naturale è costituito dai fondi sabbiosi ai piedi del reef dove la corrente è minore e la luce non è fortissima. Talvolta questi invertebrati vengono anche osservati nelle acque basse e chiare delle lagune coralline. A differenza di molti invertebrati marini da acquario, i tessuti della Cavernularia obesa, benché presentino una tenue pigmentazione, sono privi di alghe simbionti (Zooxanthellae). Ciò significa che l’animale dovrà essere alimentato direttamente con Fitoplancton e Zooplancton.
Molte persone sono contrarie ad ospitare in vasca invertebrati che richiedono un’alimentazione continua e regolare; io ritengo invece che sia un piacere non solo per la ragione che è gradevole osservare i suoi polipi chiudersi nel tentativo di catturare il cibo ma anche perché aver la consapevolezza di averla fatta crescere fin da quando era piccolissima è una bellissima sensazione.
L’unica cosa della quale bisogna ricordarsi è di non introdurre pesci attratti da organismi dotati di piccoli polipi come il Chaetodon kleinii: ne banchettano volentieri.

Cavernularia obesa – introduzione in acquario

Non c’è da spaventarsi se la Cavernularia obesa giungerà a casa grande circa un dodicesimo della grandezza osservata nella vasca del negozio e con i polipi tutti retratti. Succede la stessa cosa con quasi tutti gli invertebrati marini.
Dopo averla acclimatata con cura nell’acqua della vasca che la ospiterà, bisogna posizionarla sistemando il piede sotto la sabbia e il tronco appoggiato su un sasso. Va sistemata in una zona con scarsa corrente. Non ha particolari esigenze di luce, anzi prefersice un’illuminazione modesta.
Se la posizione è giusta e la vasca funziona a dovere, il giorno dopo la troverete aperta e con i polipi estroflessi. E’ probabile che trascorra la settimana successiva a gonfiarsi e sgonfiarsi per incastrare il suo piede fra le rocce sotto la sabbia. Una volta cresciuta può diventare alta almeno 20cm esclusa la parte insabbiata.

Cavernularia obesa – convivenza

La Cavernularia obesa, almeno secondo la mia esperienza, non ha particolari problemi di convivenza, se non con pesci come il Chaetodon citato in precedenza o altri predatori o carnivori. E’ molto probabile che anche altre specie note come predatori di polipi (Balistidae, Pomacantidae etc) non resistano alla tentazione di morderli.
Compagni ideali, invece, sono tutti i pesci di taglia piccola come Chrysiptera sp., Amphiprion sp., alcuni Pomacantidi e Zebrosoma sp.

Cavernularia obesa – alimentazione

La Cavernularia obesa va alimentata costantemente. Io la nutro quattro volte la settimana. Il cibo preferito è costituito dal Plancton e da tutti i piccoli animaletti che si riproducono nel refugium. Grazie al refugium, l’invertebrato trova costantemente cibo anche se una o due volte alla settimana io verso in vasca 0,4 mg di cibo fine (ad esempio Elos Svm).
Dalla confezione lo passo in una siringa senza ago da 10 ml. Riempio la siringa fino alla tacca dei 0,7ml con l’ acqua dell’ acquario facendo attenzione a non far uscire tutto il mangime e la agito fino a quando i granellini di cibo liofilizzato non si diluiscono nella poca acqua della siringa diventando un pulviscolo grigio.
Quindi spruzzo questa miscela contro la Cavernularia che sembra apprezzare molto il “servizio”: i suoi polipi intercettano i granellini di cibo e si chiudono all’ istante per catturarli.
Può capitare talvolta che essa, dopo il pranzo, si ritiri sotto la sabbia: non c’è da preoccuparsi, neppure se ci rimane per 2 o 3 giorni interi.
La Cavernularia obesa a seconda del livello generale di alimentazione aumenta o diminuisce il diametro del polipo primario (diciamo che sembra più o meno grassa), di conseguenza anche i polipi secondari sono più corti o più lunghi, così come le cinque “appendici” che li compongono.
Per esempio se viene alimentata in modo eccessivo, il corpo assumerà un forma un po’ più alta e molto più larga, di conseguenza i polipi estensibili fino a 3-4 cm risulteranno corti fino a 1-2 mm e le cinque “appendici” minuscole, in modo da dare la possibilità alla Cavernularia di catturare meno cibo nell’acqua. Se invece l’invertebrato viene mal nutrito, accadrà il contrario.

Cavernularia obesa – problemi

Da 7 anni possiedo la Cavernularia obesa e non ha mai dato segni di sofferenza. Se si stacca dal fondo e inizia a gonfiarsi lasciandosi trasportare dalla corrente, significa che qualcosa non va: la sabbia potrebbe essere troppo spessa o troppo fine (l’ ideale è una pezzatura di 2-4mm), i valori dell’ acqua potrebbero essere inadatti o la temperatura troppo elevata.
L’ipotesi più probabile è che il fondo non sia abbastanza alto, servono almeno 6 – 7 cm. In questo caso la Cavernularia obesa rischia di crescere deforme, il suo piede rimane sottosviluppato e non è in grado di reggere il peso del corpo. Finirà per sdraiarsi completamente scoperta sulla sabbia e nel tempo andrà incontro a un deperimento alimentare. Inizierà a gonfiarsi e sgonfiarsi per parecchio tempo fino a quando comincerà un nuovo viaggio nell’acquario in cerca di una sistemazione migliore.
In questo caso un rischio contro il quale conviene prestare attenzione è che venga risucchiata contro la griglia del filtro. Del resto, data la sua capacità di spostarsi, non si può obbligare la Cavernularia obesa a restare ferma nella stessa posizione scelta da noi; comunque una volta trovato un posto di suo gradimento, difficilmente cambierà di nuovo zona.

Vai alle informazioni specifiche di Cavernularia obesa

INFO ARTICOLO:

 

Alberto Zucca  

 

 ( 10 luglio 2002 )  

 

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