In mare la concentrazione di ossigeno è sempre a valori altissimi grazie all’immensità della massa d’acqua e, soprattutto, al vorticoso gioco di onde e di correnti che favoriscono un costante scambio di gas tra la superficie dell’acqua e l’aria.

Un dato importante da ricordare è che la concentrazione di Ossigeno è inversamente proporzionale alla tempertura dell’acqua. Ciò significa che in una vasca tropicale (dove il movimento dell’acqua non è nemmeno paragonabile a quello del mare aperto e dove la temperatura è impostata intorno ai 25 gradi) la concentrazione di Ossigeno va tenuta molto alta artificialmente.

Per avere un adeguato scambio di gas è importante che la vasca abbia una superficie molto ampia: evitare vasche strette ed alte e preferire vasche basse e larghe.
Per ossigenare l’acqua dimentichiamoci del vecchio aeratore con la pietra porosa: è antiestetico ed ha un’efficienza assai limitata. Il sistema più semplice e più efficace per tenere la concentrazione di Ossigeno vicina alla saturazione è dotare l’impianto di un sistema di pompe che tenga in costante movimento la massa d’acqua in modo da favorire un continuo scambio di gas lungo tutta la superficie dell’acquario. Si consiglia una potenza totale delle pompe pari a 20 volte la capacità della vasca. Ad esempio una vasca da 200 litri dovrà avere pompe per un totale di 4.000 litri/ora.

Il flusso delle pompe (o almeno di alcune) deve correre parallelo a pochi centimetri dalla superficie dell’acqua. Un’altra importante fonte di ossigenazione è lo schiumatoio. Oltre a togliere dall’acqua i composti organici prima che vadano in putrefazione, uno schiumatoio efficiente mescola energicamente aria ed acqua ossigenando quest’ultima.

D’estate, se l’impianto non è dotato di refrigeratore, la vasca rischia di raggiungere o superare i 30°. In questo caso è ancora più importante forzare l’ossigenazione dell’acqua attraverso il movimento. Attenzione anche ad eventuali black-out elettrici. Se la vasca è molto popolata, uno stop di molte ore potrebbe far morire “soffocati” i pesci.

INFO ARTICOLO:

 

Alberto Scapini - Claudio Rebonato  

 

 ( 24 dicembre 2003 )  

 

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